La magia di St. Esteban

3 Tappa Zubiri-Pamplona (20 km)

La tappa di oggi é stata a dir poco magica. Parto di buon mattino, poco dopo le 6, perché ormai ho capito che la cosa migliore è svegliarsi presto con tutti. Mentre cammino e sono distratta dal mio telefono, sento una voce lontana chiamarmi e una persona che si sbraccia: sto sbagliando strada!! Il mio Angelo nr. 2! Mentre torno velocemente sui miei passi faccio il primo magico incontro della giornata: una lumachina coraggiosa, che a differenza di nascondersi nel guscio come tutte, mi guarda curiosa. Ricambio la sua curiositá e le faccio un video. Buongiorno a te lumachina. 

Mentre sono ferma in un piazzale ad accarezzare dei gatti, incontro Anne, con la quale lego subito. Anne é una donna sudafricana bellissima, con un’espressione luminosa e un fare molto caloroso, con la quale decido di camminare tutta la giornata.Il dialogo con lei é caloroso e molto toccante, mi rendo conto di avere a che fare con una donna speciale.  Leggo nella mia guida che se si fa una piccola deviazione di un paio di chilometri si può andare nell’antica chiesetta di St.Esteban a Zabaldika e avere l’onore, riservato solo ai pellegrini, di suonare la campana.La storia dice sia la seconda campana più vecchia di Spagna e ogni rintocco annuncia il passaggio di un pellegrino.

Io, Anne, e la coppia di amici americani conosciuti ieri, facciamo questa deviazione e ci troviamo in un posto incantato. Un crocifisso circondato da preghiere dei pellegrini mi scalda il cuore, e le Sorelle del Sacro Cuore che si prendono cura della chiesa celebrano per noi una piccola cerimonia, e inoltre ci consegnano un foglio con nel quale è scritta la  Benedizione del pellegrino.

Inutile dire che la commozione pervade chiunque si trovi in questo posto.

Incontriamo anche un gruppo di coreani, “la mia famiglia coreana” aggiunge Anne, tra cui ci sta un ragazzo che porta uno zaino che pesa ben 26 (ventisei) kg. Dice che é materiale per lavorare. Io mi chiedo come faccia. Prima di andarcene ognuno di noi lascia le proprie preghiere su dei foglietti e le attacca sul muro intorno al crocifisso. 

Il resto della giornata scorre magicamente: splende il sole, la fatica non si sente più, e non ho nessuna voglia di entrare in una cittá grande  come Pamplona (prossima tappa), che collego tra l’altro alla barbara usanza della corsa dei tori.  La sera incontro altre persone conosciute sul cammino e passiamo una bellissima e calda serata. Il tramonto é semplicemente stupendo. È così facile essere felici.  Munita dei miei fantastici tappi, crollo velocemente anche questa sera.

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