Fin da piccola coltivo un sogno. Essere circondata da animali, poter lavorare con loro, averne a casa.

Sono sempre stata una di quelle persone che,  se le si avvicina qualcuno con un cane al guinzaglio, é più probabile che dopo un breve saluto dia più attenzioni all’animale piuttosto che alla persona. 

È un dono innato, quello di parlare con loro. Uno dei miei ricordi più vividi risale a quando ero molto piccola e vivevo in Alto Adige,  a Merano. Eravamo andati allo zoo o in una struttura similare e c’era un piccolo animale, una specie di orsetto lavatore, che guardava con tristezza il cancello del suo recinto. Io cominciai a piangere perché sentivo la sua disperazione, e a nulla valsero i tentativi dei miei genitori di calmarmi. Io soffrivo con lui. Ancora oggi quell’immagine mi é rimasta in mente, indelebile. 

Durante la mia infanzia di animali non ne ho avuti molti, nonostante desiderassi ardentemente un cane. 

Da ragazzina sono riuscita a convincere mio padre a farmi tenere dei canarini, che poi allevai per anni. Erano liberi di volare in camera mia, e anche a Berlino, dove mi trasferii per studiare a 19 anni,  continuai con questa passione, educandoli a mangiare dalle mie mani e a venire sul dito se fischiavo. L’allevamento dei canarini fu un’esperienza meravigliosa ma difficilmente compatibile con la vita di una studentessa e quindi trovarono alloggio in una bellissima e grande voliera nel cuore dell’Harz, le montagne della Germania centrale.

Vista la mia passione per gli animali, avevo cominciato a studiare biologia  all’università Humboldt con indirizzo Etologia.  Ho fatto innumerevoli corsi osservando e catalogando il comportamento delle oche selvatiche, alzandomi alle 3 di mattina per andare a riconoscer il canto degli uccelli, ho osservato per giorni e notte lo schiudersi delle uova dei falchi pellegrini e il nutrimento dei piccoli nel quartiere di Rummelsburg, che nei primi anni novanta non era ancora un quartiere di lusso a Berlino. 

Verso il terzo anno di studi ho cominciato poi a specializzarmi nella comunicazione degli sciacalli, passando ore intere ad analizzare  i loro versi, e a programmare quello che poi sarebbe stato il viaggio decisivo per i miei studi in Sudafrica: un mese solo ad ascoltare, osservare e catalogare i versi degli sciacalli. 

Tutto era pronto: vaccinazioni fatte, vestiti comprati, valigie pronte. Tre giorni prima arriva l’informazione che il viaggio era saltato per motivi di budget. Una delusione immensa. E un cambiamento radicale nel proseguo dei miei studi.  

In quel momento di grande fragilità emotiva feci delle scelte legate alla delusione, alla paura che il ramo dell’etologia forse non avrebbe potuto darmi sicurezza alcuna, e seguii il consiglio di diversi ricercatori che avevano interesse a farmi entrare nei loro gruppi di lavoro, dedicandomi quindi alla biologia “classica”, quella da laboratorio. 

La famosa scelta che poi ti segna la vita. 

Lasciai quindi completamente il ramo dell’etologia e mi specializzai negli anni successivi in quello della parassitologia molecolare. Nello specifico la mia tesi di laurea era volta allo sviluppo di un vaccino contro un parassita che causa cecità in Africa. Ho addirittura dovuto lavorare con i bellissimi gerbilli della Mongolia, dolcissimi roditori che ho dovuto vaccinare e infettare a scopi scientifici. Anni dopo, con i bambini piccoli, i gerbilli furono i primi animali domestici che prendemmo a casa, come riscatto. 

Quello fu il momento in cui ho preso una strada che non rispecchiava più le mie passioni. Certo, ho continuato a studiare con interesse e mi sono laureata a pieni voti, ma il cuore era altrove. 

Negli anni successivi poi le priorità sono state altre, mi sono sposata e sono nati i miei tre meravigliosi figli, oggi adolescenti, e nel 2009 mi sono lanciata nel mondo immobiliare con CASE a BERLINO, in quello giornalistico con Berlinitalypost e anche in quello social seguendo diverse aziende su Instagram. 

Già da diverso tempo ho però lasciato il mondo immobiliare perché sento che anche quello non é quello che mi fa battere veramente il cuore. Ho provato a mettermi in gioco anche in altri ambiti, ma nulla da fare: quell’insoddisfazione che nasce dal fatto che stai facendo un lavoro che non corrisponde alla tua natura mi rodeva dentro ed ero cosciente che sarebbe rimasto fino a che non gli avessi dato ascolto.

L’ anno scorso, sentendo sempre più forte l’esigenza di lavorare con gli animali, ho aiutato il canile di Berlino, Il Tierheim Falkensee, girando e montando dei video ad hoc per l’adozione dei loro animali, ma sentivo che non era abbastanza. 

E poi é successo. Una sera d’estate del 2019. 

Mi sono ritrovata a scrollare svogliatamente le pagine di Facebook, e, come per incanto, mi é apparsa la pubblicità sponsorizzata di un ’Università digitale, la SGD, che mi proponeva lo studio della psicologia animale (per diventare comportamentalista animale). Ricordo esattamente la sensazione in quel momento: ecco quello che fa per me. La mia possibilità, a 46 anni, di riuscire a manifestare finalmente la mia passione per gli animali e darle voce in una professione (fino a quel momento a me sconosciuta).

E quindi eccomi qua, ho cominciato questo studio e lo finirò quest’estate. Sto già mettendo in atto sia sui miei due gatti che dando consigli sui problemi che si possono avere con gli amici a 4 zampe, e a breve studierò anche i cavalli.

Riesco  a dedicarmi a questa attività una volta alla settimana, e anche se quando la sera alle 22:30 apro i libri mi si chiudono gli occhi , o durante le poche ore di sole a Berlino decido di studiare invece di andare al lago, o di finire un test invece di andarmi a mangiare una pizza, so perché lo sto facendo. Sento una bellissima energia che mi accompagna in questo viaggio e so che potrò aiutare molte persone a migliorare il loro rapporto con i loro animali domestici.

Questo blog vuole essere un diario di bordo. Da una parte voglio rendervi partecipi di questo viaggio, che ancora non so dove mi porterà,  ma che sarà sicuramente bello. Dall’altra potrà essere ricco di spunti e di consigli per voi che forse avete un problema o una domanda con il vostro animale o siete interessati al percorso che sto facendo. 

O forse avete dei figli come me e volete che loro si approccino in modo diverso al mondo degli animali o avete dei dubbi sulla compatibilità di un animale con un bimbo in arrivo. 

Ancora non so bene come lo strutturerò, prenderà forma man mano che lo scrivo, ma vi prometto che gli articoli saranno in genere più brevi di questo.

Il nome, l’Arca di Ruth, esprime il mio sogno e nello stesso tempo il mio progetto di vita. Vorrei, un giorno, poter avere un pezzo di terra dove poter accogliere animali e dargli una vita degna o poterli dare in adozione in ottime mani. Un progetto molto a lungo termine, ma che, avendolo davanti agli occhi tutti i giorni, sicuramente un giorno diventerà realtà. La mia fonte di ispirazione a riguardo é Hof Butenland, un “animal sanctuary” nel nord della Germania che consiglio a tutti di cercare e di seguire su Facebook. 

Nel frattempo l’arca di Ruth sarà virtuale, parleremo di animali, di persone che si dedicano a loro, di progetti interessanti da sostenere, o semplicemente di cosa ho imparato questa settimana che potrebbe interessarvi.

Spero di non annoiarvi e di potervi trasmettere da una parte la mia passione per questo mondo e darvi utili consigli.

Ruth

12 pensieri su “I have a dream

    • Ruth dice:

      Grazie Marta, spero di farlo una volta la settimana. Domani intervisterò una persona speciale sarà per voi un piacere leggere l’intervista

  1. Antioco dice:

    GRANDE Ruth !!! Penso che l’arca non abbia le vele ma la tua la immagino con delle grandi vele gonfie di vento che ti porteranno lontano… BUEN CAMINO !!!

    • Ruth dice:

      Grazie mille Antioco! Il cammino di Santiago, che anche tu hai fatto, é stato in parte di grande aiuto. Infatti non vedo l’ora di partire di nuovo e terminarlo…Che bella immagine quella delle vele spiegate 🤩

  2. Doriana dice:

    Ruth sei unica! Questa idea è davvero grandiosa. Buon proseguimento! E quante cose interessanti ho letto nel tuo racconto…

  3. srirati ferdinandoi dice:

    Stai realizzando il tuo vecchio sogno che oggi forse si realizza in modo più piacevole e compiuto. Brava lo sei stata sempre, in tutto, oggi lo sei ancora di più con la paziente sopportazione delle persone che ti amano riamata. Sono orgoglioso di te, come delle tue sorelle, da sempre e oggi ancora di più. Va’ dritta per la tua strada e sarai felice tu di dare felicità alle persone e agli animali che oggi sono la tua vita. Brava, più brava, bravissima, bravissimissima, così come sei bella, più bella, bellissima, belllissimissima, in tanti momenti scuri e difficili ci sei sempre stata
    .

    • Ruth dice:

      Grazie Andrea ☺️, il mio lavoro con Case a Berlino l’ho fatto con passione . Amavo esaudire i sogni dei miei clienti 🙂

  4. Francesca dice:

    Ci conosciamo dai tempi del liceo…. non sei mai stata capace di stare ferma un secondo🤸‍♀️🤸‍♀️🤸‍♀️
    hai sempre avuto l’argento vivo addosso!
    Spero che il tuo sogno si avveri! …. almeno così forse ti dai una calmata 😂😂😂😂
    Appena vieni a Roma avvertimi, andiamo a mangiarci una pizza con Barbara, e ti parlo del mio cane!!
    Un bacio forte e in bocca al lupo per tutto!!!!

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