Ponferrada – Villafranca 21 km (ultima tappa in Castilla domani entro in Galizia)
Oggi mi sono svegliata con un ‘ora di ritardo rispetto al solito, il fisico non ne voleva sapere. L’uscita da Ponferrada è stata brutta e noiosa, come del resto l’uscita da tutte le città. I primi km li ho fatti attraversando paesini piccoli e animati, intervallati da campi di grano. Ad un certo punto ho incontrato la pellegrina francese di ieri, che parla bene l’italiano, Stephanie. Abbiamo passato la giornata camminando insieme. Mi ha raccontato che dopo 18 anni di una vita dedicata alla carriera, dopo alcuni eventi importanti, si é licenziata e da novembre farà un corso di cucina a Parigi, cucinare è la sua passione. Vuole aprire un ristorante e nello stesso tempo fare un’attività che dia la possibilità a giovani donne che non credono in se stesse di crescere studiare e svilupparsi. Siamo passate per paesaggi e vigneti stupendi, abbiamo parlato dei nostri sogni e del nostro passato e del nostro futuro. Mi piace molto sentirla parlare perché sembra sempre elegante col suo accento francese, e invece di dire tanto dice “tonto”. Ho provato a farle dire qualche parolaccia ma niente … suonano gentili anche quelle.
Arrivata a Villafranca ad un orario decente sono andata ad esplorare il fiume qui accanto, un acqua limpida e gelida dove io e altri Pellegrini abbiamo fatto il bagno. Tra questi l’americana Brooklynne di Seattle si è messa a cantare una nenia particolare e le oche che passavano di lì, affascinate, si sono fermate per almeno un’ora ad ascoltarla. Trovate il video sotto. È stata una scena da film la gente si fermava a guardare,  lei cantava e le oche erano il pubblico che la ascoltava 😍. Oltre a loro c’era un altra razza di oca mezza papera mezzo tacchino, che per pulirsi si metteva proprio accanto alle persone come per dire fammi spazio ed era poco interessato alla musica. A concludere il quadro idilliaco del fiume un golden retriever che si è dolcemente immerso nell’acqua senza spaventare le oche. Dopo ho dormito una mezzoretta e sono andata a mangiare e ho fatto un po’ di provviste, domani mi aspettano 30 km con la salita fino a O’cerebreiro.
Ho scelto di usare pantaloncini corti e di non mettere più l’idrocortisone e infatti la mia dermatite va molto meglio .

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